Italia Nostra ha segnalato alle autorità competenti i lavori di abbattimento muro di contenimento in tufo con relative opere movimento terra.
Considerato la grande valenza paesaggistica dell’area in oggetto, compresa nel Piano Paesistico del Febbraio 2000 e nel sito UNESCO di Caserta, e tenuto conto della vulnerabilità idrogeologica dell’area, Italia Nostra, CHIEDE nuovamente alla Soprintendenza di verificare la coerenza di codesto intervento con le norme di tutela che insistono nella frazione Vaccheria di San Leucio.
E nel caso si riscontrino delle incongruenze, CHIEDE altresì di mettere in atto le iniziative necessarie, se non ancora avviate, per assicurare ai sensi degli artt. 29 e ss. del d.lgs. 42/2004 la salvaguardia di un’area vincolata e, comunque, di notevole interesse storico e paesaggistico.
Italia Nostra è la più antica associazione ambientalista d’Italia. Da sessantasei anni siamo a salvaguardia della bellezza del nostro Paese.
Migliaia di volontarie e volontari, tutti i giorni, si impegnano per difendere un patrimonio dall’inestimabile valore. La nostra esistenza si è tradotta in tante battaglie e sono innumerevoli i risultati ottenuti in nome della tutela dell’ambiente, dei beni culturali, della legalità, della giustizia.
Le nostre fonti di finanziamento sono principalmente legate alle donazioni, al tesseramento ed al 5×1000.
Per questo motivo, ora più che mai, ti chiediamo di fare la differenza e di scegliere il miglior futuro per il nostro Paese sostenendo, con il tuo 5×1000, le battaglie di Italia Nostra. Italia Nostra è tra le pochissime associazioni di volontariato che può accedere a “due” 5×1000.
Per farlo, è sufficiente apporre la tua firma e il codice fiscale di Italia Nostra 80078410588 nell’apposito riquadro del CUD, del Modello 730 o Unico, dedicato al:
“Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici”
oppure al
“Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute”.
Qui trovi il fac-simile:
In entrambi i casi, sosterrai il nostro Futuro.
Anche coloro che non sono tenuti a presentare il modello 730 possono destinare il 5×1000 ad Italia Nostra. Nel Cud, che riceveranno dal proprio datore di lavoro, è prevista una scheda aggiuntiva per la scelta della destinazione del 5×1000 dell’IRPEF.
Se hai bisogno di maggiori informazioni puoi contattare la sede nazionale – ufficio comunicazione – al numero 06 8537271 oppure scrivere a 5×1000@italianostra.org
Grazie per il tuo sostegno!
Nell’esprimere un ringraziamento ai Dirigenti scolastici, ai docenti e agli studenti che hanno scelto di aderire ai PCTO che Italia Nostra ha proposto per l’a.s. 2020-2021 e un plauso per i lavori prodotti, si comunicano gli esiti dei lavori della giuria relativamente al Concorso Nazionale “Culture, professioni e mestieri per il futuro del patrimonio culturale. Progetti e percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.
A seguito di una accurata valutazione sono stati individuati i seguenti lavori finalisti:
PCTO 1: IO NON TI ABBANDONO. Un impegno civico per la tutela dei beni a rischio del nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico.
PCTO 2: IN-produttivo. Italia Nostra e Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico industriale come identità dei luoghi e delle attività produttive.
PCTO 3: #MISPORCOLEMANI. Un approccio empirico finalizzato alla tutela del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico della Nazione.
PCTO 4: L’ITALIA SCONOSCIUTA DEI PICCOLI MUSEI. Una risorsa dei territori da scoprire e valorizzare.
PCTO 5: Costruire (IN) Bellezza. L’impegno civico del “conoscere per conservare” il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico.
PCTO 6: Abitare il patrimonio comune: beni culturali e città tra passato, presente, futuro.
PCTO 7: IN Cammino. Progettazione di un nuovo modello di turismo “lento” ed esperienziale
Sono stati proclamati vincitori del Concorso i seguenti lavori con le relative motivazioni (dove sono indicate due scuole è stato riconosciuto un pari-merito):
PCTO 1: IO NON TI ABBANDONO.
PCTO 2: IN-produttivo.
PCTO 3: #MISPORCOLEMANI.
PCTO 4: L’ITALIA SCONOSCIUTA DEI PICCOLI MUSEI.
PCTO 5: Costruire (IN) Bellezza.
PCTO 6: ABITARE IL PATRIMONIO COMUNE.
PCTO 7: IN Cammino.
Sono state attribuite menzioni speciali ai seguenti lavori che, pur non risultando vincitori, sono stati giudicati particolarmente pregevoli:
Nota bene: sono stati inclusi, nella valutazione del PCTO n.1 (relativo alla valorizzazione dei Beni) anche i prodotti realizzati nell’anno scolastico 2019/’20, che non erano stati valutati a causa della sospensione del concorso stesso (in ragione dell’esiguo numero di lavori pervenuti).
Tutte le info sui PCTO su https://www.italianostraeducazione.org/2021/02/16/al-via-i-pcto/
Si prevede il coinvolgimento di 20 volontari, soci e non soci, per ogni sezione a cui saranno destinate circa 16 ore di formazione on line.
I volontari diventano attivatori locali per individuare e studiare un bene comune esistente sul territorio della provincia di Caserta.
Una volta individuato il bene comune, seguirà un laboratorio di progettazione partecipata, un evento di sensibilizzazione in piazza e un dossier dove saranno raccolte le esperienze maturate durante il progetto. Per ulteriori specifiche vi alleghiamo un breve vademecum.
Per chi fosse interessato a collaborare attivamente al progetto come volontario può inviare una mail ai seguenti indirizzi (pdefelice@unisa.it e mariarosaria.iacono@gmail.com)
Convocazione Assemblea annuale per Approvazione Bilancio consuntivo 2020 e Rinnovo Consiglio Direttivo 2021-2023
Il 30 giugno 2021, ore 18,00 è stata convocata l’assemblea dei soci della sezione di Caserta “Antonella Franzese” per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2020 e il rinnovo del Consiglio Direttivo per il triennio 2021-2023, come deliberato nella riunione del Consiglio Direttivo del 31 maggio 2021.
L’assemblea – nel rispetto delle norme sanitarie vigenti – si terrà all’aperto presso il ristorante “il Cortile”, via Galileo Galilei n. 24 Caserta.
Lo hanno creato quindici associazioni ambientaliste (Altura, Amici della Terra, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Assotuscania, CNP, Comitato per la Bellezza, ENPA, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, Pro Natura, Rete della Resistenza sui Crinali, Wilderness Italia) anche sulla spinta del messaggio lanciato all’opinione pubblica nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha sottolineato con chiarezza come “gli insulti al paesaggio e alla natura, il loro abbandono, oltre a rappresentare un affronto all’intelligenza, sono un attacco alla nostra identità…”.
Queste Associazioni si battono da sempre affinché questo principio venga tutelato, perché la lesione del paesaggio, il consumo indiscriminato di suolo, il depauperamento della biodiversità non trovino riscontro nella legislazione, negli atti concreti di governo, negli interventi amministrativi, a livello nazionale e locale.
Da questo punto di vista preoccupano non poco le novità contenute nel decreto “Semplificazioni”, varato a supporto del PNRR. Le forze che hanno dato vita alla Coalizione negli ultimi mesi si sono molto spese per una razionale e intelligente pianificazione delle installazioni di impianti fotovoltaici ed eolici, ad evitare una selvaggia distruzione del paesaggio e dell’ambiente naturale, puntando sull’individuazione dei criteri e delle modalità idonee a collocarli con minore danno possibile per il paesaggio e la biodiversità che una vera transizione ecologica deve contemplare.
Ora la Coalizione chiede con forza di avere il suo spazio di rappresentanza nell’organismo di consultazione previsto dall’articolo 3 del decreto Semplificazioni.
Nei prossimi giorni la “Coalizione Art.9 per salvare il paesaggio” illustrerà le ragioni che hanno portato alla sua costituzione ai Presidenti delle Camere, ai ministri competenti, ai parlamentari, alle forze politiche, ai Presidenti delle Regioni.
Dà appuntamento per una prima civile protesta in Piazza Montecitorio nella mattina del prossimo 10 giugno.
La più grande Opera Pubblica della quale l’Italia ha bisogno è senza dubbio quella di conservare l’immenso patrimonio storico e artistico che caratterizza il paesaggio, insieme alle sue componenti naturali e coltivate sapientemente dall’uomo.
La crisi edilizia ha da tempo evidenziato l’eccesso di nuove costruzioni e di consumo del suolo, fenomeno che non può essere aggravato dall’aggressione delle aree storiche più importanti e di qualità, sacrificate per soddisfare un mercato che genera diseguaglianze e illegalità. La memoria non si vende, altrimenti si cancella per sempre.
La necessità di ripensare un modello di crescita rispettoso del patrimonio ambientale e culturale, resa evidente dalla pandemia, richiede scelte molto più rigorose nell’utilizzo delle risorse. Gli strumenti di analisi, conoscenza e progettazione oggi disponibili, la vera e profonda innovazione nel lavoro e nel mercato, vanno indirizzati verso percorsi virtuosi e condivisi per valorizzare in senso culturale – e quindi economico in modo duraturo – il patrimonio della nazione.
La città storica rappresenta la concentrazione di saperi e civiltà che hanno distinto la storia italiana, determinato le forme del paesaggio, promosso le libertà dei Comuni e le prime prove di democrazia. Nei sessant’anni trascorsi dall’approvazione della Carta di Gubbio, per garantire la conservazione dei centri storici – da considerare nel loro complesso beni culturali tutelati dallo Stato, nel rispetto delle attribuzioni urbanistiche di Regioni e Comuni – sono stati elaborati strumenti e metodi indispensabili per la certezza del diritto e lo snellimento delle pratiche.
In proposito si richiama la Proposta di legge n. 970 (elaborata nel corso del 2018 da alcuni dei maggiori esperti nazionali guidati dall’associazione Bianchi Bandinelli) che riporta in soli 6 articoli di estrema chiarezza i principi fondamentali per un programma di interventi necessari alla salvaguardia fisica e culturale delle città e degli insediamenti storici.
Alcuni aspetti di questa proposta risultano inseriti nel più ampio provvedimento sulla Rigenerazione urbana in fase di approvazione – che raccoglie confusamente anche le istanze contro il consumo di suolo – ma sono stati privati di ogni efficacia, superati dalle velleità di un’edilizia regolata esclusivamente dal mercato.
La posizione di Italia Nostra sui borghi storici, viceversa, ha già espresso l’esigenza di coniugare la prevenzione di rischi naturali e antropici con rigide norme di tutela che garantiscano la conservazione dei contesti di grande interesse paesaggistico.
Tanto premesso, le Associazioni e le persone che sottoscrivono questo appello
CHIEDONO
al Governo, ai Ministeri competenti, alle Istituzioni pubbliche e ai cittadini:
1. Di rilanciare il tema della tutela dei centri storici già cancellato da numerose leggi urbanistiche regionali, escludendo azioni semplificatorie dannose;
2. Di promuovere la formazione di strumenti urbanistici adeguati alle conoscenze delle realtà fisiche, sociali e culturali del patrimonio esistente e agli obiettivi della loro tutela e valorizzazione;
3. Di predisporre appositi interventi di edilizia popolare pubblica nei centri storici, finanziandoli adeguatamente, come misura di ripopolamento e sostegno alle classi meno agiate.
Per aderire scrivere a social@italianostra.org
Le prime Associazioni e Comitati firmatari:
Associazione Italia Nostra Emergenza Cultura
ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici Comitato per la Bellezza
Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli
Guardando a questi ultimi anni Italia Nostra ha lanciato la campagna nazionale “Paesaggi sensibili “ per riaffermare, nel 60° anniversario della Costituzione, il proprio impegno in difesa del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione che l’articolo 9 riconosce tra i fondamenti dell’identità del Paese, e a Bassano si è battuta con grandissimo impegno contro le “Torri Portoghesi” e a difesa del Brolo di Palazzo Bonaguro.
Recentemente abbiamo sensibilizzato amministratori e cittadini sul “Paesaggio urbano”, considerato nella complessità della sua stratificazione, dai nuclei storici originari all’insediamento delle periferie sempre più dilatate nel territorio, che stentano però a diventare autonoma città moderna quando non si tratta di aree marginalizzate e residuali da abbandonare alla speculazione edilizia.
Cinquant’anni dopo la carta di Gubbio non possiamo dimenticare che i paesaggi urbani non sono fatti solo di pietre e di fisicità, ma anche di uomini vivi.
Gli uomini hanno bisogno di storia e di bellezza (perciò si vive meglio nel nucleo storico delle città, specie se a dimensione umana), ma anche di spazi in cui essere società: nei quali incontrare, scambiare, frequentare il vicino e il simile ma anche il lontano e il diverso, il forestiero.
L’Associazione non intende limitare la propria azione ed il proprio contributo ad un “ambientalismo estetico” che non risolve i problemi.
Intende piuttosto continuare a fare la sua azione di tutela del nostro patrimonio storico artistico e ambientale con il necessario concreto impegno a Bassano come nel resto d’Italia.
Diamo priorità ad una nuova idea della città che consideri il verde come cultura e valore da salvare, incrementare e trasmettere non solo un orpello estetico da sacrificare all’amministratore del momento.
Chi ha tagliato gli alberi, nel recentissimo passato, oggi ha privato per 30 anni i cittadini di un bene fungibile.
Lasciare e curare gli alberi in città sono gesti d’amore, ma è anche un atto generoso che altri godranno dopo di noi: un gesto umile e semplice ma carico di fiducia nel futuro.
Ma soprattutto non barattiamo il taglio degli alberi con false illusioni di piste ciclabili!
Piantiamo alberi, piantiamoli subito, piantiamoli assieme ai nostri figli e ai nostri nipoti in ogni angolo della città, lungo le strade e persino nelle piazze. La parola d’ordine è: creiamo spazi verdi non distruggiamoli! Siamo arrivati al punto di non ritorno?
E allora tocca a noi bloccare questo scempio, a noi uomini che amiamo la terra perché in questa terra siamo sbocciati come fiori e cresciuti masticandola, gustandola, questa terra, siamo innamorati di lei, è parte integrante del nostro essere. Tocca a noi che siamo a diretto contatto con le piante, con gli animali, con la vita del terreno, con la natura in modo globale, col paesaggio.
Ma tocca anche a chi è nato e cresciuto in condominio studiare e capire la poesia e la concretezza del mondo naturale e unirsi a noi per invertire la rotta che ci porta a morte certa ed in poco tempo.
Richiesta dichiarazione di rilevante interesse pubblico ex Dl. n. 42/2004 artt. 131, 137, 138, 139, 140, 141, 142 del territorio denominato Alta terra di Lavoro compreso tra la pendice nord del Montemaggiore, la sponda destra del Volturno, le pendici orientali del Monte Cesima e del Roccamonfina, amministrativamente ripartito nei comuni di Roccaromana, Baia e Latina, Pietravariarno, Pietramelara, Riardo, Rocchetta e Croce.